sabato 26 gennaio 2013

Aiuto!!!!! Il mio bambino non mangia...


 
immagine tratta da:
https://www.google.it/search?q=bambino+che+piange&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=3PfLUcG1NMLvPJrpgOgG&sqi=2&ved=0CAcQ_AUoAQ&biw=1280&bih=653#facrc=_&imgdii=_&imgrc=-qwfiTnlJOj5KM%3A%3BFIwrWuqO1RABSM%3Bhttp%253A%252F%252Fpixers.it%252Fimage%252F1%252F400%252Fn8nLuEXYjtEUdvnFDQDMuZlQHRHW6vWRMNn1HpmN9pmNpzEUf1jSWcERb1j1fNDXw79QhY1QhQkShUj1h72MhF3FqzSKhZkaMR3KhRGKm5dRkRHT0NnasiGaho2F0Rni%252F64%252F57%252F06%252F0064570654%252F2%252Fquadro-poster-bambino-che-piange-lacrima.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fpixers.it%252Fimmagini-e-poster%252Fbambino-che-piange-15627165%3B400%3B266

L'ansia che il proprio figlio non si nutra a sufficienza appartiene a tutte la mamme. Tanto che la presunta inappetenza è la patologia che porta dal pediatra il 50% dei bambini. Il problema è che questa ansia rischia di fare danni a lungo temine. Se insistiamo, se facciamo ricatti affettivi, se siamo sempre noi a decidere cosa, quando e come mangiare, i bambini perdono la capacità di ascoltare le esigenze del loro corpo e arriva l' inappetenza.
 Questo "panico da cibo" è sempre stata una costante nella preoccupazione dei genitori e proprio ed incredibilmente nelle società agiate; oggi poi questa distorta lettura dei fabbisogni alimentari del figlio si è così esasperata che impone di correre ai ripari.
In passato se il bambino decideva di saltare il pasto, i genitori limitavano a pensare: "Non avrà fame". Questa  apparente indifferenza portava con sé un messaggio importante: ognuno, persino un bambino, ha un'innata capacità di stabilire quanto e quale cibo gli è necessario.

Prevalentemente quindi siamo di fronte a bambini che non mangiano quanto vorrebbero i genitori, ma a sufficienza però rispetto ai loro fabbisogni energetici. Vi sono poi anche bambini che in certi periodi riducono l'alimentazione, e questo può accadere per vari motivi (malattie in corso, con valescenza, problematiche familiari, gelosie con i fratelli, scuola, ecc.). Si tratta in genere di fasi transitorie che non richiedono alcun intervento, ed è comunque inutile stimolare l'appetito con farmacio integratori.

I farmaci "ricostituenti" sono ancora oggi fra i più venduti come anche i cosiddetti integratori "naturali", la pappa reale, il ginseng, e altro. Si tratta di prodotti carichi di suggestione, presentati come capaci di ricostituire qualcosa che si è perso (l'appetito, la memoria, il vigore fisico) e di restituire alla persona, al bambino, allo studente, la carica necessaria per affrontare le difficoltà e gli impegni quotidiani.
Gli studiosi giudicano questi prodotti completamente inutili. Questi farmaci rappresentano evidentemente solo una prescrizione medica semplicistica, un'illusione per il genitore che li dà con fiducia al bambino e soprattutto un buon affare per chi li produce.
 L'alimentazione non è mai solo un fatto di cifre, a nessuna età. Entra sempre in gioco la complessità dei rapporti, come quelli instaurati dai genitori con il bambino e dal bambino con i genitori; ansie, fragilità, meccanismi di difesa..







Fonte, tratto da: "Cosa fare quando i bambini non mangiano" Riza.it la via del benessere
http://www.riza.it/figli-felici/alimentazione/2057/cosa-fare-quando-i-bambini-non-mangiano.html

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